Collana Età evolutiva
Fino alla seconda metà dell’Ottocento il bambino veniva considerato come “un piccolo uomo da istruire, moralizzare e identificare il più rapidamente possibile con i modelli adulti… come materia resistente che è necessario correggere ancor prima che informare” (J. Piaget, Psicologia e Pedagogia). Così nei disegni infantili venivano classificati come errori da correggere la mancanza di proporzione, l’uso improprio del colore, ecc. e si continuava a ritenere che la “brutta scrittura” fosse segno di svogliatezza o incapacità.
Solo ai primi del Novecento l’infanzia smette di essere considerata come un “male necessario” ma riconosce il bambino come un essere diverso dall’adulto, con le proprie leggi di sviluppo. Quelli che un tempo venivano classificati come “brutta scrittura” oggi vengono considerati “segnali” attraverso cui il bambino può manifestare il suo disagio.
Nella collana Età evolutiva, particolare attenzione viene quindi data alla scrittura in età scolastica dalla scuola dell’infanzia alle superiori, ai problemi che si possono incontrare nel corso del suo apprendimento e a come sia possibile provare a risolverli attraverso l’educazione del gesto grafico.
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Disgrafia e educazione del gesto grafico ✧ Bibliografia