| Anno di pubblicazione |
| 2025 (Epsylon) |
| Edizione |
| Illustrata |
| Formato 17 x 24 cm |
| 280 pagine |
| Codice ISBN |
| 9788898967568 |
“La persona che scrive disegna inconsciamente la propria natura interiore. La scrittura cosciente è un disegno inconscio, disegno di sé, autoritratto”. Con queste parole Max Pulver ha determinato una vera rivoluzione nei concetti base della grafologia aprendo la porta alla psicoanalisi.
Il libro si basa essenzialmente sul valore simbolico che l’autore attribuisce allo spazio grafico attraversato dal tracciato della scrittura e alle forme: come sono tracciate le lettere, l’indirizzo sulla busta, la firma, i paraffi, gli accenti, i margini… Combinando i significati della direzione della scrittura verso destra (attività, combattività, iniziativa, tendenza verso il futuro e il prossimo), verso sinistra (ritorno verso l’interiorità, il passato, la conservazione) e della ripartizione in tre zone, alta, (intellettualità, sentimenti spirituali, etico-religiosi, orgoglio, esaltazione psichica), bassa, (istinti, materia, approfondimento, sogni, simboli collettivi) e media (vita interiore cosciente, sensibilità, egoismo-altruismo), Pulver costruisce uno schema, una topografia delle zone psichiche estremamente utile per l’analisi della scrittura.
Sebbene risalga al 1931, questo testo deve essere annoverato tra i “classici” di cui sicuramente non si può fare a meno nella formazione grafologica. Nuova edizione e traduzione a cura di Elena Bracci Testasecca.
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AUTORE
Max Pulver (1889-1952), filosofo, drammaturgo e poeta, ha spaziato in vari campi del sapere studiando storia, psicologia, antropologia, psicanalisi e specializzandosi nell’ambito della grafologia per la quale ottenne la cattedra di docente presso l’università di Zurigo. Con le sue opere ha contribuito grandemente al riconoscimento della grafologia come disciplina scientifica.
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